PERCHÉ ESPORTARE IN SVEZIA? La Svezia continua a distinguersi come un mercato vinicolo di grande prestigio. Le importazioni totali sono cresciute del 4%, con 456 milioni di euro per il vino in bottiglia (+6%), 156 milioni di euro per il vino sfuso (stabile) e 164 milioni di euro per i vini spumanti (+3%). L’Italia si posiziona al secondo posto, dopo la Francia, in tutte le categorie, con esportazioni totali di 170 milioni di euro, di cui 36 milioni sono di vini spumanti, senza crescita nel 2022. Ma c’è di più: il 25% delle vendite di vino in Svezia è di vini biologici, con l’Italia che guida la carica con il 42% sia in valore che in volume delle vendite di vino biologico. Regioni italiane come il Veneto, la Sicilia e la Puglia stanno conquistando il cuore degli svedesi. Un’indagine del 2023 svela che il 38% dei consumatori di vino nella Scandinavia ama i vini biologici italiani, con il 20% di loro che li gusta settimanalmente. Questa tendenza è particolarmente forte tra le famiglie benestanti e le persone tra i 30 e i 44 anni, creando un’opportunità d’oro per le aziende vinicole italiane, con il 46% dei consumatori interessati a nuovi vini biologici italiani e il 35% disposto a pagare un prezzo più alto per questi prodotti. L’Italia è percepita come il principale produttore di vini di alta qualità nel mercato scandinavo.

PERCHÉ ESPORTARE IN NORVEGIA? La Norvegia rappresenta un mercato relativamente piccolo ma prospero per il settore vinicolo. Nel 2022, le importazioni di vino in Norvegia sono rimaste stabili a 482 milioni di euro, ma il volume importato è sceso del 14% rispetto all’anno precedente, tornando ai livelli pre-Covid. Gli spumanti stanno guadagnando popolarità, con la Francia che detiene una posizione predominante, superando l’Italia sia in valore (50 milioni di euro) che in volumi (circa 36 mila ettolitri) nel 2022. L’Italia mantiene un vantaggio rispetto alla Francia in termini di volumi, anche se questi sono diminuiti del 10% a 266 mila ettolitri nel 2022. Quindi, circa il 28% del vino consumato in Norvegia è italiano, una quota che è rimasta stabile nel 2022, ma è chiaramente diminuita rispetto a qualche anno fa, quando superava un terzo del mercato.

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