Quali progetti e opportunità per le attività internazionali del 2021
…
Gli USA si configurano come il primo mercato al mondo per consumi assoluti di vino, con circa 33 milioni di
ettolitri nel 2019, in crescita sia rispetto al 2018 che su base quinquennale. Sono anche il primo mercato
d’importazione di vino al mondo con oltre 5,5 miliardi di euro acquistati da altri paesi nel 2019. Nei primi otto
mesi del 2020, secondo i dati delle dogane statunitensi, l’Italia è tornata primo fornitore di vino, con un
fatturato di 1,16 miliardi di euro contro i 997 milioni della Francia. A fare la differenza i dazi Usa che hanno
colpito i vini francesi ma non quelli italiani e così l’export made in Italy è cresciuto del 2,6% rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno. Molto bene anche le vendite on line che per le etichette made in Italy hanno fatto
segnare incrementi a doppia cifra. Ma ancora meglio è andata nella grande distribuzione americana. Sugli
scaffali i vini italiani nel periodo clou del lockdown (27 aprile-12 luglio) sono cresciuti del 39%. L’Italia inoltre
è l’unico dei principali fornitori del mercato americano a registrare un segno positivo visto che oltre a Francia
hanno perso terreno anche la Spagna (-11,8%) e la Germania (-34,4%). L’Italia detiene una quota di mercato
sulle importazioni Usa di vino che si avvicina al 35%, un record raggiunto grazie alla congiuntura e a un
rapporto qualità-prezzo più che mai competitivo.